Le parole di Emilio Isgrò

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Le parole di Emilio Isgrò

Opere di narrativa, poesia, teatro

La mostra ospitata  dal 19 maggio al 18 giugno 2021 presso la Kasa dei Libri in via Largo de Benedetti 4 a Milano è stata curata da Camilla Fiorin e Andrea Kerbaker.

il poeta cancellatore

In mostra sono state presentate numerose opere di Emilio Isgrò, il poeta cancellatore, ben disposte nelle sale allestite con bacheche che contenevano opere di grande pregio, libri e volumi di questo artista tra cui  “ i cinque isgrò” pubblicato dall’Associazione Cento Amici del Libro nel 2006, il tutto ambientato con luce soffusa e spazi ampi ben delineati tra le varie opere.

Isgtò è noto per la sua attività di artista che ha inventato la tecnica della cancellatura. Ha preso una serie di testi canonici della letteratura e li ha gradualmente cancellati, tra questi ricordiamo la cancellatura della Divina Commedia, la Bella Addormentata e persino la cancellatura della Costituzione Italiana.

La cancellatura è una forma di censura, sono segni di chiusura, infatti Isgrò afferma; “Io l’ho creata nel momento in cui qualcuno diceva alla fine delle ideologie egalitarie comuniste o socialiste, che la storia era finita: allora io, cancellando la parola, creavo una dialettica ancora possibile all’interno della verbalità umana. Se una parola c’è e allo stesso tempo non c’è significa che una possibilità dialettica c’è”.

Le cancellature  cancellano per lasciare emergere alla vista

Quindi a dispetto delle apparenze la cancellatura non nasconde; rivela.

Nel momento in cui viene applicata ad un testo, esalta il significato elementare delle parole superstiti, innescando una processo di risemantizzazione.

Il volume i  cinque Isgrò di Emilio Isgrò edito dall’Associaizone Cento Amici del Libro nel 2006 è composto da 54 pagine ripiegate con calcografie, incisioni e pennellate gialle stampato su carta alcantara da Giorgio Upiglio e Monia Pavone stampato in 130 esemplari

Legatura e custodia di Ruggero Rigoldi, responsabilità intellettuale al piatto, rilievo calcografico e coloritura gialla sul piatto, taglio rifilato in testa, intonso al piede, ripiegato al margine esterno, custodia in cartone giallo con autore in nero al piatto e cancellature in nero ai piatti e al dorso.

Un’opera originale stampata con il torchio litografico nero, con il torchio calcografico, i rilievi da matrici di legno e ottone e hanno pennellato il giallo. Le copie sono numerate e firmate dall’artista.

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