Letteratura

6 Novembre 2025

L’altra voce dello scrittore

C’è un mestiere, nell’ombra, che tiene in vita le parole degli altri. È quello del traduttore letterario: artigiano della voce, interprete di mondi. In Italia, più che altrove, la traduzione è stata una forma di educazione sentimentale della lingua. Senza di loro, non avremmo né Hemingway né Faulkner, né Kafka né Woolf. Ma, soprattutto, non avremmo la lingua che li ha accolti.
4 Novembre 2025

Educare è accendere l’umano

Una classe alle otto del mattino è un luogo fragile. L’aria sa di corridoi lucidi, cartelloni appesi e voci stanche. I ragazzi entrano uno alla volta, qualcuno ride, qualcuno guarda in basso. In cattedra, un insegnante apre un libro. In quel momento può scegliere: versare nozioni come acqua in un vaso, oppure accendere una scintilla. Vito Mancuso lo chiama così: “educare è accendere l’umano”. Non è uno slogan poetico: è un cambio di prospettiva. Istruire è riempire; educare è accendere.
2 Novembre 2025

Pier Paolo Pasolini. Io non ho mai voluto piacere

Non serve parlare di me. Non serve ricordare il giorno in cui mi hanno ucciso. È già tutto scritto in quel corpo sulla sabbia, in quella luce sporca di novembre. Se volete capire, guardate dove è accaduto. Lì, non nei salotti. Io ho vissuto tra i corpi veri. Non quelli lucidati dalle réclame, ma quelli con le ossa sporgenti, con l’odore addosso. Le borgate non erano uno sfondo romantico. Erano un Paese che non voleva guardarsi allo specchio. Io non li ho “rappresentati”. Ho solo ascoltato.
23 Ottobre 2025

Dorothee Elmiger. La letteratura che non consola

Ogni tanto, in mezzo a una Buchmesse affollata di cataloghi, sorrisi forzati e storytelling industriale, succede qualcosa che sposta l’aria. Non serve un applauso. Basta un nome pronunciato sottovoce con rispetto. Quest’anno quel nome è Dorothee Elmiger. Chi è, per chi non l’avesse ancora incrociata: una scrittrice svizzera, poco più che quarantenne, che scrive come se la lingua fosse materia viva e pericolosa. Non “racconta storie” nel senso comodo del termine. Costruisce paesaggi di domande. E questo, oggi, è già un atto politico.