Quella sera andai al cinema per vedere un film di Woody Allen. Il mio mito. La sua ironia, la sua nevrosi, quella New York nervosa e brillante che sembrava fatta apposta per chi non riesce mai a sentirsi davvero al posto giusto. Sedetti in sala per lui. Ma uscii pensando a lei. Diane Keaton.
Fu una sorpresa netta, quasi uno spostamento di asse. Mi resi conto, a metà film, che non stavo più seguendo Woody. Lo guardavo solo attraverso i suoi occhi, quelli di Annie. E capii che senza di lei quella storia non avrebbe avuto lo stesso battito.